Archive for 'verdura'

Lattuga

La globosa è la più comune e si chiama trocadero o cappuccina. Ricorda una grossa rosa dalle grandi e tenere foglie verdi e dal cuore giallo. Ha sapore dolce.

Della stessa varietà a palla ma con con foglie ben più avvolte l’una sull’altra è l’iceberg detta anche brasiliana. Le sue larghe foglie hanno sapore meno dolce della trocadero ma un’ineguagliabile croccantezza e pochissimo scarto.

Tondeggiante anche la varietà toscana detta pesciatina con foglie bollose, rosseggianti e molto tenere.

La varietà lollo, l’insalata che più profuma d’orto, la foglie di quercia e la canasta hanno tutte foglie ben ondulate, verdi, bionde o rossicce, tenerissime e piacevoli al gusto. Una caratteristica dell’insalata foglie di quercia  rossa è il sapore  che ricorda vagamente quello della noce.

La lattuga gentilina, con foglie più spesse della trocadero, arricciate, verdi o rosse e con il cuore più aperto ha sapore neutro e profumo delicato.

Le insalate romane hanno foglie allungate con nervatura assai carnosa. Si utilizzano anche cotte. Il loro sapore tende leggermente all’amarognolo.

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Il fungo di Borgotaro appartiene alla specie Boletus e si incontra nei boschi intorno al comune  di Borgotaro, sugli Appennini in provincia di Parma.

Nasce nei boschi dalla vegetazione molto rigogliosa, ricchi di faggi, castani, pioppi e conifere.

Si distingue dagli altri porcini per l’eccezionale morbidezza e il sapore delicato e dolce che ricorda l’humus e il sottobosco. Ha colore che va dal nocciola chiaro al marrone.

I funghi di Borgotaro vanno preferibilmente consumati poco dopo la raccolta, anche se possono essere conservati per qualche giorno in luogo fresco. Per prolungarne la conservazione vengono affettati ed essiccati al sole oppure surgelati crudi.

In cucina i funghi novelli quando ancora di piccole dimensioni possono essere consumati crudi, affettati sottilmente e conditi con olio e sale. Quelli più grossi si cucinano trifolati.

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